E’ una tappa da non sottovalutare, con le prime vere salite della Via Matildica. E’ una tappa che, in particolare nella seconda parte, è esposta al sole. E’ un fattore da tener presente nel periodo estivo, programmando bene l’ora di partenza e le soste.
Il punto di riferimento per imboccare la Via Matildica venendo dal centro della città o dalla vecchia stazione (non quella ad Alta Velocità) è il Ponte di San Pellegrino, che si raggiunge transitando per Porta Castello e proseguendo su viale Umberto I.
Passato il ponte, sulla sinistra si trova l’inizio del percorso con cartelli che indicano anche la distanza da San Pellegrino in Alpe. E’ una comoda pista ciclo-pedonale che corre lungo il torrente Crostolo e che ci porterà a costeggiare l’area del parco ducale di Rivalta fino in corrispondenza di Villa d’Este anche detta Vasca di Corbelli, che si può visitare dall’esterno con una brevissima deviazione dal percorso.
Tornati sul tracciato attraversiamo il ponticello di legno e continuiamo sulla ciclopedonale fino a incrociare, dopo 3 km il passaggio sotto il ponte stradale di Puianello.
Una volta alle porte di Vezzano sul Crostolo, si transita sotto il ponte del torrente Campola e si deve risalire sulla Statale 63 per attraversare un ponte in legno che ci conduce ad un attraversamento pedonale (fare attenzione). Si procede fino al centro di Vezzano dove si può riprendere la ciclo-pedonale per raggiungere l’EcoParco di Vezzano.
All’altezza dell’Ecoparco si deve riattraversare la statale (prestare molta attenzione) e imboccare la strada sterrata che sale a fianco del parco e che ci porterà fino alla sommità del monte Grafagnana, in direzione di Pecorile.
Dal monte Grafagnana scendiamo seguendo le indicazioni dei cartelli per Pecorile (attenzione ad alcuni tratti argillosi). Arrivati nella parte vecchia dell’abitato raggiungiamo l’incrocio con la provinciale che sale da Vezzano. Svoltiamo a sinistra passando davanti ad una fontana posizionata nei pressi della chiesa . Proseguendo incontreremo un incrocio e seguiremo le indicazioni per Canossa e Votigno.
E’ un tratto di strada asfaltata che ci condurrà ad una altra deviazione, quella per Casola Canossa. E’ la chiesa che vediamo sulla nostra destra in alto e che dobbiamo raggiungere. Una volta a Casola proseguiamo salendo sulla strada asfaltata fino al borgo di Casola di Mezzo.
Poco dopo le case, sulla sinistra, parte il percorso che ci condurrà verso il crinale della collina, dove seguiremo le indicazioni del sentiero per Canossa. Sono tre chilometri di saliscendi, anche faticosi, che ci porteranno all’incrocio con la provinciale 73.
Il castello di Canossa è lì sulla nostra sinistra, ad un chilometro, raggiungibile percorrendo il lato della provinciale in un tratto ormai piano.