Il sentiero di questa tappa parte dalla Pieve di Toano e procede pianeggiante in direzione sud-ovest in mezzo ad una pineta per circa un chilometro.
Scendiamo poi piuttosto bruscamente a sinistra per andare ad intercettare la strada provinciale in località Polcione. Di qui si scende su via Polcione e nei pressi delle case si tiene la destra. La strada sterrata, a tratti ripida, arriva all’oratorio dei Prevedelli. Di lì passando tra le case sottostanti si giunge in breve all’abitato di Frale.
Da Frale si procedere come da segnaletica su sterrata e si scende verso un piccolo fosso. Il sentiero prosegue risalendo brevemente a fianco di una recinzione di un fondo chiuso. In sommità il percorso scende nuovamente, fino ad incrociare la strada asfaltata di via Bonzeti, qui in corrispondenza di una curva e prima di entrare tra le case di Villa Bonicelli si imbocca la sterrata sulla sinistra che prosegue parallela al torrente, fino ad arrivare in corrispondenza delle fonti di Quara.
Dalle fonti il sentiero risale verso le balze di Malpasso.
Si prosegue sul sentiero fino a Ca’ di Gnano dove invece di salire a destra verso Gova, scendiamo a sinistra verso il corso del torrente Dolo che attraversiamo sull’antico ponte a schiena d’asino.
Siamo entrati nel territorio della provincia di Modena e camminiamo “controcorrente” per un tratto di circa un chilometro a fianco del Dolo, fino ad incrociare “i piedi” della frana della Valora. Il percorso originario della Via Matildica proseguirebbe dritto, ma il sentiero viene spesso interrotto, modificato o reso impraticabile dai movimenti della frana. Per questa ragione il consiglio è di risalire il versante sulla sinistra seguendo il percorso del sentiero Cai 598. E’ una salita di 1 chilometro con 200 metri di dislivello che ci porta al nuovo ponte stradale della Valora.
Attraversato il ponte in circa 2 chilometri su asfalto raggiungiamo le prime case delle borgate di Romanoro, dove seguiamo i segnavia e svoltiamo sulla destra su un breve percorso sterrato in discesa. Ritrovato l’asfalto, in mezzo alle case, svoltiamo a sinistra in direzione della chiesa di Romanoro che raggiungiamo dopo 1 chilometro. Qui arriva anche il percorso di chi in prossimità della frana ha scelto di non salire a ponte stradale e proseguire diritto.
A sinistra della chiesa scendiamo per un brevissimo tratto sterrato per riprendere il tracciato in asfalto. E’ una piccola strada di montagna con scarsissimo traffico veicolare che ci porta in brevissimo tempo alla borgata di Montale.
Poco dopo Montale abbandoniamo l’asfalto per svoltare sulla sinistra su una strada a fondo ghiaioso. In questa svolta è presente come indicazione uno dei cippi della Via Matildica del Volto Santo.
In pochissimo raggiungiamo la località di Panigale.
Superate le ultime case del paese, il percorso incrocia una strada bianca che imboccheremo in direzione sud, svoltando a destra.
Siamo sul cosiddetto Tracciolino la vecchia strada di servizio per la costruzione della diga di Fontanaluccia/Gazzano. Un percorso affascinante che attraversa le gole formate dal torrente Tolo fino a raggiungere, dopo 4 chilometri lo sbarramento della diga.
Qui attraversando il viadotto di servizio della diga rientriamo in provincia di Reggio e cominciamo l’ultima piccola salita verso la meta di giornata: Gazzano.
Per chi invece sceglie di pernottare a Fontanaluccia, alla diga, il percorso rimarrà sul lato modenese.